14 aprile 2025

Il sondaggio presentato dal coordinatore nazionale Vito Carlo Castellana

Si è svolta questa mattina la conferenza stampa promossa dalla Gilda degli Insegnanti, per presentare il sondaggio commissionato a SWG sul rinnovo del CCNL, comparto Istruzione e Ricerca, valido per il triennio 2022-24, di cui le trattative sono iniziate lo scorso 27 febbraio presso l’Aran.

Nello specifico, si tratta di un’indagine quantitativa, rivolta ad un campione nazionale di insegnanti italiani di scuola primaria, secondaria di I grado e di II grado, con quote per genere, fascia d’età e macro-area di residenza.

Tra i temi oggetto del sondaggio, la Carta Docente, l’ex bonus merito, la richiesta di un contratto nazionale separato per la docenza, il welfare scolastico, il middle management, l’urgenza di avere stipendi dignitosi, l’equiparazione dei diritti tra chi è di ruolo e chi è precario.

“In particolare, dall’analisi dei dati, emerge la nostra linea politica – afferma il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti Vito Carlo Castellana - condivisa dai docenti, in particolare sulla questione della contrattazione separata, che non è cosa scontata”. Infatti, l’89% degli insegnanti, ritiene necessario avere un contratto nazionale separato, docenti e Ata, al contrario il nostro è farraginoso perché comprende Università, Ricerca e Afam”.

Per quanto riguarda il bonus Carta Docente, per cui la Gilda ha da sempre proposto di farlo confluire direttamente nello stipendio, il 63% è favorevole e ritiene che in questo modo si possa assicurare una maggiore stabilità economica e duratura nel tempo.

La maggioranza dei docenti, il 66%, di cui la maggior parte appartiene alla secondaria di I grado, è favorevole anche a far confluire nello stipendio tutte le risorse dell’ex Bonus Merito, tutor e orientatore, premiando così la categoria, senza distinzioni.

“Il dato più significativo – aggiunge Castellana – è quello sul Middle Management, ovvero l’introduzione nelle scuole di figure intermedie tra il dirigente scolastico e gli insegnanti”.

I docenti, per la maggior parte, si ritengono contrari e preferirebbero che le risorse previste per queste figure siano attinte dall’area dei dirigenti e non dal Fondo d’Istituto.

“Siamo molto soddisfatti dei risultati del sondaggio – dichiara Castellana – perché confermano che le nostre proposte politiche rispecchiano la voce della Scuola e che i valori che la nostra organizzazione sindacale rappresenta, sono condivisi. Le trattative all’Aran per il prossimo contratto sono ancora in corso – conclude il coordinatore nazionale – il nuovo appuntamento è previsto per il 7 maggio, ci auguriamo che le riflessioni scaturite dall’analisi del sondaggio siano prese in considerazione anche dal tavolo tecnico, per raggiungere un traguardo comune che tuteli la professione docente”.

Così in una nota la Gilda degli Insegnanti

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